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la bella morte 321


Nessuno rispose. Non una voce, sulla nave inerte, in preda alla tempesta e popolata di ombre; solo lo scroscio del mare ed il clamore del vento. Ancora una volta il padre gridò:

— Gigio!...

Poi, lasciata la battagliola, afferrandosi alle spalle del secondo, figgendogli gli occhi negli occhi:

— Lei sa? — esclamò sordamente.

— Ma no, comandante! Le giuro che non so nulla!... Suo figlio sarà sceso giù.... Vado a cercarlo io stesso....

E sentendosi libero dalla stretta scese rapidamente le scale. Appena voltatosi sul ponte, urtò in qualcuno. Era Versigli, il sottotenente di vascello di guardia in coperta.

— Ha fatto fare l’appello?

— Sissignore. Il nostromo dice che manca il sottotenente Carleoni....

— Silenzio!

Ma un urlo rispose dall’alto. Il padre aveva udito. Barbarini risalì sulla plancia. Vide il padre con le braccia in croce sotto il cielo nero. Lo vide calcarsi il berretto con tutt’e due le mani ed afferrare e dare una stratta alla catena della sirena da cui uscì

Di Roberto. 21