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la messa di nozze | 23 |
chè ho bisogno di udire una voce fraterna, di appoggiarmi ad un braccio sicuro....
— Eccomi qua!... — esclamò Perez, chinandosi verso di lui, offrendogli il braccio, che egli prese un momento e poi lasciò. — Che posso fare per alleviare la tua pena? Non dirmene nulla, se ti costa....
— Mi costa tacere!... Ho bisogno di gridare!... Perdonami se non ti ho dato retta.... Ma ti ho udito bene, sai! Certe tue proposizioni mi hanno fatto fremere, tanto parevano dette per me: tutto quanto hai enunziato, a proposito dei tuoi lavori, intorno all’amore, al matrimonio, all’adulterio....
Pronunziò questi nomi con voce vibrante, stridente, quasi acre, come se gli scottassero le labbra; poi, dopo una pausa, più tranquillamente, ma anche più dolorosamente:
— No, che non c’è differenza, quando si ama, fra le unioni che il mondo giudica libere, e quelle che sanziona con le sue leggi! Quando pare che nessuna legge ci governi, il cuore impone le sue, e sono le più ferree.... Guarda, — soggiunse sopra un altro tono, esitando, fermandosi, rivoltandosi verso l’amico: — Guarda.... come farò a spie-