Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
22 | la messa di nozze |
Senza rilevare la lugubre facezia, Perez rispose con un’altra domanda:
— Dove vuoi andare, ora?
— Vorrei andare al porto, ma non in carrozza. Congeda il vetturino.
— Come ti piace.... Ecco fatto, — soggiunse, dopo aver pagato la corsa. — Andiamo?
Mentre la carrozza se ne tornava in città dalla parte alta, essi discesero la china. Bertini si voltava tratto tratto, guardando il mare della Platania, dove una nubecola di fumo rivelava ormai la corsa del «Senegal». Perez restò ancora un poco senza dir nulla; a un tratto, prendendo il braccio dell’amico, con voce di dolce rimprovero, esclamò, piano:
— Allora, senti, io non crederò più che tu sia venuto per i miei begli occhi!... — E ancora più piano, con tono di affettuosa confidenza: — Chi aspetti?... Che hai?...
Bertini si fermò, si tolse il cappello passandosi la destra sulla fronte, se lo ripose in capo con un gesto brusco, poi disse:
— No, Domenico; non sono venuto per te.... Sono venuto da te perchè non posso sentirmi solo, in quest’ora d’angoscia; per-