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278 | la bella morte |
— Eccomi a loro, — esclamò, quando ebbe finito. — Occorre provvedersi di fondi, Barresi, e specialmente di oro. Quanto ne abbiamo in cassa?
— Poche migliaia di lire, comandante: sei o sette. Se vuol sapere con precisione....
— Prepari subito una richiesta di centomila lire d’oro, e si rechi immediatamente alla Banca d’Italia per ritirarle.... Partiamo alle cinque, — riprese, volgendosi all’ufficiale; — partiamo per le coste marocchine.... Mi porti le carte e i portolani per stabilire le rotte.
Su, in coperta, gli ordini s’incrociavano, gruppi di marinai correvano da un capo all’altro, in mezzo al frastuono dei congegni messi in azione. I cannonieri rizzavano le artiglierie, altri uomini le forge, i banchi, tutto ciò che non era fissato alla nave; gli argani cigolavano, a prora, recuperando la catena dell’áncora fino a lasciarla a picco lungo; i fumaioli già eruttavano fumo misto a faville, e il fumo si disegnava nero e denso sulle volute delle nuvole emergenti dal mare di libeccio come foschi vapori di un vasto incendio lontano.
— Il barometro è basso, — fece osservare