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204 la messa di nozze


— Signora, la mamma ed io....

Ma già ella si chinava su lei, quasi in ginocchio, tendendole le braccia, attirandola a sè:

— Cara, cara, bimba mia cara....

Fu una cosa difficile raccogliere quei fiori, ricomporli, staccare i gambi delle rose impigliati nelle pieghe della vesticciuola della donatrice. La signora Laura vi diede mano, dicendo in tono d’amabile rimprovero:

— Ma bisognava ripulirli e legarli.... Non si offrono i fiori a questo modo....

— Lasci, lasci!... Sono anzi più belli!

Scambiarono così le prime parole prima della presentazione: poi, quando lo scultore ebbe pronunziato: «Mia sorella....» la signora Laura stese la mano alla visitatrice, dicendo con un sorriso di grande gentilezza e di profonda bontà:

— Sia la benvenuta fra noi. Mi permetta di esprimerle i nostri augurî più sinceri....

— La ringrazio, signora. Creda che sono fra i più graditi.

Compita la presentazione, scambiati gli inchini e le strette di mano, i padroni di casa lasciarono il passo agli ospiti.

— Rita!... — chiamò la straniera, volgen-