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suo viso serena, la stretta di mano franca e forte come quella d’un amico, d’un buon camerata. Anche il marito strinse cordialmente la mano ai due amici; poi, a un invito del custode, tutti ripassarono nella sacristia.

— Poichè abbiamo dato lettura dell’atto nuziale, — disse Don Pietro, — non resta se non che questi signori lo firmino.

Piegò il foglio in due, per il lungo, e scrisse sul fianco, sillabando le parole che veniva tracciando lentamente:

— I sotto-scritti sposi hanno pre-stato il loro mutuo con-senso dinanzi a me cu-rato, ed ai sotto-scritti testi-monî....

Il marito firmò primo, poi la moglie, poi Perez, da ultimo Bertini.

— Ed ora non occorre altro, — disse Don Pietro, spargendo di sabbia rossa la fresca scrittura. — Il Signore vi abbia nella sua santa custodia. Mille anni felici!

Ella gli baciò la mano, il colonnello gliela strinse, prendendo poi a parte il sacrista ed il custode per distribuire del denaro. Mentre Perez intratteneva la sposa dopo essersi inchinato al sacerdote, questi fermò lo scultore che gli aveva anch’egli baciato la mano.