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la messa di nozze | 189 |
segnazione inevitabile. Egli non ne era più avvilito, come una volta. Nelle frasi dell’Epistola agli Efesii, che il sacerdote ora leggeva, lo spirito stanco riconosceva verità necessarie, attuali ed eterne. «Siano le donne soggette ai loro sposi come a Dio, poichè l’uomo è capo della donna....» ed era bastato che quell’uomo si fosse presentato perchè tosto riprendesse la donna sua.... «Uomini, amate le vostre spose....» e colui amava la consorte d’un amore sincero, sicuro, costante, senza convulsioni, senza follie. «Chi ama la sua sposa ama sè stesso.... Perciò l’uomo abbandonerà il padre suo e la madre sua, e si stringerà alla sua sposa, e saranno due in una carne....». L’immagine di quelle due carni aderenti, la visione di quei due corpi accoppiati, la gelosia fisica delle voluttà procurate a quella donna da un altro, ora non lo torturavano più, egli non presumeva più che ella ne fosse stata contaminata.
Il salmo del Graduale e del Tratto risonarono in mezzo a una melodia dolce e lene, ad un fremito d’ale che finì in un clangore di trombe e di tube.
— «La tua sposa sia come una vite ab-