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la messa di nozze | 185 |
bolezza loro. Ella era caduta, come tante altre; ma per rialzarsi, come poche altre. Ed il Pater noster di quella Benedizione nuziale non si chiudeva come l’ordinario: la voce dell’accolito si sposava a quella del prete, implorando ancora:
— «Liberane dal male».
— «Salva i tuoi servi».
— «In te, mio Dio, speranti».
— «Manda loro, Signore, un santo aiuto».
— «E da Sionne custodiscili».
— «Sii ad essi, Signore, torre di fortezza».
— «Contro la faccia del nemico».
— «Signore, esaudisci la mia prece».
— «E salga a te la voce mia».
— «Il Signore sia con voi».
— «E con lo Spirito tuo».
Il canto tacque, e le labbra del dolente cessarono di tremare e gli occhi di piangere. Tutta la sua attenzione era diretta a comprendere le formule sacre, a non perderne una sillaba sola. Rivolto ancora ai coniugi, il sacerdote ora supplicava:
— «Volgiti in grazia, Signore, sopra questi tuoi servi, ed agli istituti tuoi, coi quali ordinasti la propagazione dell’umano gene-