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174 la messa di nozze


Lo scultore pareva non udisse, considerando il marmo; ma non pareva neanche che vi riconoscesse l’opera propria, tanto il suo sguardo era attonito.

— Ora si aspetta la statua che lavorerà per la cima Antalba.... L’ha promessa a Monsignore!... Chi sa che bellezza....

Perez tagliò corto, osservando:

— Non facciamo aspettare il signor curato.

Per la navata di destra, nella cui penombra splendevano le luci delle lampade votive, la comitiva si avviò alla sacristia. Don Pietro, già vestito del camice e della pianeta, finiva di cingere la stola ed il manipolo: vecchissimo, con una tenue aureola di capelli bianchi intorno alla fronte ed alla nuca che parevano scolpite nell’avorio antico, egli manteneva ancora diritta l’alta persona, e solo le sue mani tremavano un poco. Le distese ai sopravvenuti, chinando la bella testa in atto di saluto, e disse:

— Se gli sposi vogliono udire la lettura del «Contrahant», non resterà poi che apporre la loro firma, con quella dei testimonî, dopo la cerimonia.

Assentendo tutti, prese dalle mani del chierico il foglio e lesse la formula di con-