Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la messa di nozze | 7 |
— Grazie; io non prendo nulla.
— Allora.... — fece Perez, un poco imbarazzato, cercando che cosa potesse piacere all’amico; — allora.... montiamo in carrozza e giriamo un poco in città o in campagna?
Solo quell’offerta riuscì gradita all’invitato.
— Andiamo al mare? — propose.
— Dove tu vuoi!... Vetturino!... — chiamò, fermando con un gesto del braccio una carrozza che passava loro dinanzi in quel momento. — Monta su, caro, ti prego.... Vetturino, alla Gettata!... — Poi, accomodatosi nel suo cantuccio, battendo con la mano sul ginocchio dell’amico, esclamò giocondamente: — E così?
— E così? — ripetè l’altro, come un’eco. Cavata di tasca la borsa del tabacco e cominciando ad arrotolare una sigaretta, soggiunse: — Che fai?... Sei contento?... Lavori?
— Lavoro, sì. E tu?
— A che lavori? — insistè l’interrogato, come se non avesse udito la domanda. — Vuoi? — concluse, offrendogli da fumare.
— Grazie! Ti dirò che sono in un periodo di grande fecondità.