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la messa di nozze | 151 |
— No? Non vi torna più?
Con uno sforzo su sè stesso, l’interrogato proferì:
— No.... Si è dimesso.... Si stabiliscono a Londra....
A quell’annunzio, improvvisamente, Perez ebbe la piena coscienza del proprio torto. Il sacrifizio era totale, per volontà di lei, evidentemente; ella aveva sentito che non bastava unirsi spiritualmente al marito, ma che doveva restare al suo fianco, materialmente, vigilata dal suo affetto, lontana dalla tentazione. Nulla restava da dire per consolare l’afflitto; nulla, fuorchè lodare la bellezza di quell’anima; ma ogni parola di lode non avrebbe aperto una nuova ferita nell’anima dell’amante?
Procedettero ancora un pezzo in silenzio; poi, alla Croce del Calvario, scoprendosi il panorama della Valsilvana, simile ad uno squarcio enorme nel fianco della terra, con le vene denudate del Borchio e della Marsaglia, Perez sostò un momento, volgendo lo sguardo per il paesaggio.
— E questo «Grand-Hôtel» di Fraida? — domandò all’amico. — Io non me ne rammento.