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la messa di nozze | 135 |
aveva scritto che alla stazione di Milano doveva lasciarla, che dovevano fingere di non conoscersi? Ma poichè ella si rivoltava, quasi a richiamarlo, ad attirarlo presso di sè, la raggiunse e l’aiutò a discendere.
Un altro treno sopraggiungeva in quel momento, empiva la tettoia di frastuono e di fumo.
— Chiasso? — domandò ella al facchino.
— Chiasso, sissignora.
Ella cercò tra la folla dei viaggiatori attraversanti i binarî, avviantisi alle scale d’uscita.
— Eccolo!... — disse, riconoscendo l’alta figura del marito, intento anch’egli a guardarsi intorno; poi ingiunse: — Seguimi.
Lodovico la seguì macchinalmente. Prima che potesse riflettere, che potesse considerare quale fosse la nuova volontà di lei, la vide scambiare un bacio col consorte e poi rivolgersi verso di lui:
— Francesco, ho il piacere di presentarti il signor Bertini.... un grande scultore italiano.... un mio buon amico, col quale ho fatto insieme il viaggio....