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la messa di nozze | 125 |
to; e perchè questo è il solo modo d’amarti ancora e d’essere amata da te. Tu m’amerai finchè sarò d’un altro: che m’importa del tuo tormento? Finchè sarai geloso, mi amerai, da morirne; il giorno che fossi tua moglie l’amor tuo finirebbe nella sicurezza, nella sazietà. Io sono orgogliosa anche, sai, e non voglio doverti nulla. Anche se fossi povero e mi dessi il solo tuo nome, ti resterei obbligata, e non voglio! Voglio obbligarti io, invece; voglio che tu stesso debba a me qualche cosa, poco o molto, non importa, non foss’altro ciò che l’amor mio è stato finora nella tua vita d’uomo e d’artista.
Allora egli tremò, abbagliato dalla nuova bellezza diffusa nel viso di Rosanna, dalla luce sfolgorante nel suo sguardo, oppresso e come impaurito dall’ebbrezza prodotta dalle parole di lei, dal ritrovare in lei finalmente, dopo i lunghi dubbî e gli sconforti e le disperazioni, la donna amante che gli si era concessa dopo una lunga resistenza, ma senza falsi pudori, senza ipocrisie, senza calcoli, per impeto di simpatia, per forza di desiderio, per slancio di passione; allora, col cuore stretto dalla vergogna per i sospetti concepiti un momento prima, con l’anima