me un gelo. Il suo lungo dolore degli ultimi mesi, il suo spasimo di un’ora addietro per la campagna oscura e taciturna, la sua decisione d’un istante prima, cadevano, si disperdevano, nel crescere e nell’aggravarsi di un senso di diffidenza ostile. Un dubbio gli balenava nella mente: non aveva ella taciuto finora per calcolo, per esasperarlo, per portarlo al grado della follia...? Lo aveva, ingelosito per ridurlo docile, inerte, pronto ai suoi voleri. Voleva esser sposata. Non gli aveva chiesto una prima volta, come per misurare l’amor suo, se, libera, l’avrebbe sposata? Questo era, evidentemente, il suo scopo! Ed egli che un momento prima si sarebbe legate le mani e i piedi pur di averla tutta e per sempre sua, ora, a un tratto, poichè la proposta veniva da lei, ma non francamente pronunziata, insinuata piuttosto, come una semplice possibilità; ora che ella gli poneva dinanzi, quasi per adescarlo, il cerchietto d’oro lucente, il simbolo della catena, ora egli si ribellava, sentendosi preso come in un tranello. Di no, di no, doveva rispondere di no, spiegando tutto il suo pensiero, poichè si era proposto di dir sempre la verità, poichè l’aveva detta e l’aveva pre-