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la messa di nozze | 107 |
una sillaba, ingiunse con mal contenuta violenza, chiudendole la bocca:
— No! Taci!
Ella rise d’un riso sottile ed ambiguo. Voleva dire che non avrebbe parlato, anche senza il divieto? O che egli stesso, fra poco, avrebbe ripetuta la domanda? O che parlare e tacere era tutt’uno?
— Ora, vedi, — riprese pacatamente, — io so che cosa è il tradimento. Lo so ora, che v’inganno entrambi.
— No! — scattò egli ancora. — Tu non lo inganni, lui!
— No?
— O non lo inganni più, perchè sei tornata a lui e ti sottrai a me, e sei pentita d’esserti data a me; perchè lo ami, o ricominci ad amarlo, mentre non mi ami più, se pure mi amasti mai!
Dapprima ella scosse il capo, poi fece un gesto d’assenso, poi ripetè:
— Non ti amo; non t’ho mai amato. Naturalmente.
— Mi ami? Mi ami ancora? D’amore, ami me solo?
— No.
— Ci ami entrambi? Come puoi amare due