Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
242 | la timidezza |
tendono ad esprimersi sono forme di simpatia grande e vivace: la timidezza dura quanto il contrasto.
Il Dugas avrebbe potuto scrivere un bel paragrafo intorno alla timidezza sessuale. Fra uomini e donne, con l’istinto e col bisogno della simpatia e dell’accordo, vi sono differenze organiche, intellettuali e morali che producono, in un grado più o meno forte, e per un tempo più o meno lungo, freddezza ed ostilità; anche qui la timidità nasce dal dissidio.
II.
Molto acute sono le osservazioni dell’autore intorno al sentimento di vergogna che accompagna la timidità: i timidi si guardano dalla gente dalla quale temono di essere scoperti; ma se la pigliano anche con loro stessi, per l’incapacità di fare come gli altri. «La timidezza», ha detto Benjamin Constant, «ricaccia nel nostro cuore le impressioni più profonde, snatura sulla nostra bocca tutto ciò che tentiamo di dire e ci consente di esprimerci soltanto con parole ambigue, o con un’ironia più o meno amara, come se noi volessimo vendicarci sui nostri sentimenti del dolore di non poterli manifestare».