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vincitori e vinti 181


Nel caso di Pierre Loti noi vediamo l’influenza d’un’altra causa. Come artista, egli ama e difende la vecchia Spagna pittoresca, cavalleresca e poetica, la Spagna di Cervantes e Lope de Vega, di Velasquez e di Murillo; la Spagna di Granata e dell’Escurial. Tra gli artisti come lui questo sentimento è generale; tanto più notevole mi pare il caso d’un altro artista, latino come il Loti, che intende la forza e la grandezza americana.

II.

Quando uno scrittore riesce ad ottenere l’ammirazione universale non a grado a grado, provando e riprovando, ma d’un colpo, con un’opera singolare, il suo felice successo non è senza scotto; perchè il pubblico, in ogni opera successiva, vorrebbe trovare le stesse qualità che lo sedussero nella fortunatissima; e non trovandole, se ne duole e quasi glie lo rimprovera. Gustavo Flaubert, dopo il trionfale incontro di Madame Bovary, ebbe un bel mettere fuori quel capolavoro di verità che è l’Educazione sentimentale, quei capolavori di fantasia e di erudizione che sono Salammbò e la Tentazione di Sant’Antonio: i lettori lodarono moderatamente, scrollando il capo ed esclamando: «Sì, va bene; ma non è più la Signora Bovary!...» La cosa andò tant’oltre, che