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170 due civiltà

«Il filosofo disse: — Vorrei procurare ai vecchi un dolce riposo; agli amici ed ai conoscenti esser sempre fedele; ai piccoli e ai deboli prodigare cure materne». L’egoista, chi bada soltanto al bene proprio, è infelice «per una scodella di riso».

È curioso vedere come, nel senso della bontà, la morale cinese abbia già detto ciò che, da parte dei nostri moralisti, sembra più nuovo ed ardito. Quando Meng-Tseu, per esempio, consiglia agli uomini superiori di non educare da loro stessi i figli, perchè, dovendo ricorrere alle correzioni e ai castighi, se ne potrebbero alienare gli animi, un lettore disattento del Hia-Meng potrebbe credere d’avere in mano un volume del Tolstoi. E come il Tolstoi se la prende con la giustizia, dicendola iniqua, così il popolo, in Cina, è eccitato dai filosofi a resistere ai decreti e alle sentenze non giuste. E dove lasciamo l’avversione per la guerra? «Se c’è un uomo che dica: — Io so perfettamente ordinare e dirigere un esercito, io so perfettamente dare battaglia, — quest’uomo è un gran colpevole». Mencio arriva sino a classificare le industrie secondo il bene o il male che i loro prodotti fanno agli uomini. «L’uomo che fabbrica frecce è più inumano di chi fabbrica scudi e corazze. Lo scopo di chi