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126 il femminismo

quei tempi tornassero tali e quali: con le monacazioni più o meno spontanee, con le corti d’amore più o meno dissolute, con le cinture di castità e tutto il resto. Noi possiamo, considerando un periodo storico, lodare certi costumi e biasimarne altri; ma i costumi, le leggi e tutti i fenomeni sociali sono collegati in modo che non è possibile isolarli e mantenerne a piacimento alcuni ed evitarne altri. Per una logica, per una necessità contro la quale non possiamo nulla, un’epoca è quella che è, con tutte le sue virtù e tutti i suoi vizî; tener conto delle virtù sole sarebbe desiderabile, ma non è possibile: bisogna prenderla, purtroppo, con le une e con gli altri. Ora, a questo patto, chi vorrebbe tornare addietro?

II.

Una cosa è certa: che, a parte alcune eccezioni episodiche, le quali in conclusione confermano la regola, in ogni tempo e in ogni luogo fra uomini e donne si è mantenuta la differenza imposta dalla loro organica diversità. Occorre definire questa diversità? È proprio necessario indicare quali membri e quali organi sono più piccoli e deboli o più forti e gagliardi in ciascuno dei due sessi? Si deve proprio percorrere la scala di tutti gli esseri viventi per dimostrare che dovunque