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la filosofia di un poeta | 103 |
genza, che le ragioni del cuore sono più gravi che non quelle della stessa ragione. «Fortunatamente, più abbiamo idee chiare, più impariamo a rispettare quelle che non sono ancora tali».
III.
Sully Prudhomme, tranne che nei rari momenti quando afferma l’onnipotenza del cuore e dell’amore e la fede in un avvenire migliore, è pessimista; il Maeterlinck, che all’amore crede sempre, vede ogni cosa con occhio roseo. I Destini di Sully Prudhomme sono oscuri, tragici, ineluttabili; il Maeterlinck si duole appunto perchè alla parola destino diamo questi significati. Egli non afferma già che il destino sia giusto, che premii i buoni e punisca i malvagi. Vede anch’egli l’ingiustizia che dà tanta pena a Sully Prudhomme; ma se ne consola, perchè sull’ingiustizia è fondata la bontà. «Quale anima potrebbe ancora dirsi buona, se la ricompensa fosse sicura?» Dunque la felicità non è un premio. Per esser felice, al contrario, bisogna non cercar più la felicità. «Sarebbe necessario, di tanto in tanto, che un uomo cui il destino ha concesso una felicità splendida, invidiata, sovrumana, venisse a dirci semplicemente: Io ho ottenuto tutto ciò che voi invocate col desiderio ogni giorno; ho