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98 la filosofia di un poeta

poeta non lo lascia, e la definizione poetica resta oscura, ambigua, imprecisa: «La saggezza è la luce dell’amore»; «l’amore è l’alimento della luce», oppure «il sole incosciente dell’anima.»

In verità, noi ne sappiamo meno di prima.

II.

Accade, insomma, al Maeterlinck tutto il contrario di ciò che abbiamo visto accadere a Sully Prudhomme: in quest’ultimo il filosofo contraria l’artista; nel Maeterlinck l’artista attraversa il filosofo. Vedremo ancora, strada facendo, altri esempî dello stile troppo poetico col quale egli significa le sue teorie; per il momento, lasciata da parte la quistione della forma, esaminiamo quella del contenuto. Nella forma, il Maeterlinck fa trionfare la poesia; trionferà la fede nella sostanza?

Egli non considera, come Sully Prudhomme, tutte le facce del problema filosofico: si restringe alla quistione morale. Sully Prudhomme ha prima negato che l’uomo abbia diritto di giudicare intorno alla natura e alla vita: cominciando col determinismo, cioè con l’ammettere che tutto è disposto nell’universo secondo una legge rigorosa, ha finito col fatalismo, cioè con l’adagiarsi in una