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L’INDOVINELLO



DD

unque noi dobbiamo proprio tornare, amica mia, sopra un punto che credevo d’avere — senza presunzione! — assodato? Torniamoci pure, se così le piace; e si prepari a sdegnarsi ancora di più ed aguzzi i suoi fulmini, perchè io sono più che mai fermo nella mia opinione.

Io le ho detto e le ripeto, e niente mi persuaderà dei contrario, che le donne sono, in amore, se non proprio false — la parola le sembrerà ed è veramente poco parlamentare — certamente doppie. Esse non ne avranno colpa, come ella dice, perchè la natura le ha volute così, dando loro due istinti l’un contro l’altro cozzante: l’istinto della resistenza e quello della dedizione; e noi uomini saremo anche ingiusti prendendocela con esse; ma questa nostra ingiustizia è, se non altro, scusabile. Io sarò ingiusto, senza dubbio, se me la prenderò con una vipera che m’avvelena mordendomi, perchè la natura ha voluto che questo rettile avvelenasse col morso; ma la filosofia della quale bisogna essere provveduti per giudicare in tal modo non è troppo comune, e le vipere sono giudicate velenose e le donne... non sincere.