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un'intenzione della duffredi | 53 |
la morte viene raramente a sciogliere le false situazioni; e se qualche rarissima volta le adultere riscattano nella restante lor vita l’unica colpa, quasi sempre fatalmente trascorrono di errore in errore. Madame Bovary, alla quale taluno volle immeritevolmente paragonare Teresa Duffredi, ebbe dopo il primo un secondo amante. Quante non sono le donne che ne hanno avuto tanti che non saprebbero neppure esse noverarli? Perchè mai, dunque, l’arte non avrebbe da studiare una di queste vite tanto avventurose? Certamente molte, e se vuole dirò anche la quasi totalità di simili donne, sono incapaci d’ogni più fugace sentimento, e le meccaniche loro cadute, potendo forse interessare gli scienziati delle cliniche, non hanno nulla che attiri l’attenzione dell’artista; alcune tuttavia, e siano pure pochissime, obbediscono a qualche sentimento, comprendono il rimorso, non cadono senza qualche lotta, invidiano quelle che restarono pure, sono insomma degne di studio. La Duffredi ebbe, da ventisei a quarant’anni, cinque amanti, mettendo nel conto quell’Aldobrandi che, per adoperare la frase del giocondissimo Armand Silvestre, le diede soltanto qualche idea sui tributi indiretti.... Alcuni pensano che cinque amanti siano troppi. Che cosa direbbero costoro se io dicessi che sono pochi e che un artista più abile di me imprenderà un giorno a scrivere la storia d’una di quelle donne che conosciamo io e lei, le cui avventure si contano a dozzine? Tutto sta che in questa serie di avventure ci sia qualcosa che importi, che commuova le nostre viscere umane con la rivelazione d’un aspetto nuovo od insolito dell’umana natura!
Eccomi un poco lontano dal soggetto. Ma ella non si duole, mi ha scritto, delle divagazioni e degli episodii, perchè, bontà sua, dice che aggiungono sapore alle mie lettere. Veniamo però senz’altro alla nostra protagonista.
Il penultimo dei suoi amanti, anzi quello che ella credette fermamente dovesse essere l’ultimo — ciascuna caduta pare l’ultima perchè ogni amore sembra eterno; ma Donna Teresa che oramai sapeva il giuoco