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LETTERE DI COMMIATO


La sua supposizione potrebbe anche essere, contessa mia carissima, conforme al vero. L’amore è mortale, e la sua morte, quantunque tristissima sempre, pure sarebbe sopportabile se avvenisse ad una stessa ora nel cuore dei due amanti. Ma, per colmo di sciagura, questo sincronismo è molto difficile, e più spesso la passione tramonta da una parte quando ancora splende dall’altra; allora lo strazio di chi ama senza più essere amato è troppo grande e veramente insopportabile. Ed ella dice che il mio confidente, del quale le narrai ultimamente la storia, sapendo queste cose, preferì cercare un qualunque pretesto per trascurare la donna amata piuttosto che correre il rischio d’essere trascurato da lei. Ripeto che la sua spiegazione è plausibile. Le tempeste che si scatenano nel cuore degli abbandonati sono cosi spaventose, che non è da stupire se un’anima veramente e delicatamente amante finisca d’amare o si riduca ad amare come il più volgare egoista pur d’evitare l’immenso pericolo. Io incorsi altra volta nel suo sdegno sostenendo che gli uomini amano meglio delle donne: voglio ora guadagnarmi la sua lode affermandole che, nell’abbandono, soffrono molto