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vuol dire il contrario di ciò che dapprima parrebbe: chi ben ama ben castiga. Se essi fossero persuasi, come Simonide d’Argo, che le donne sono simili alla cagna rabbiosa, alla volpe astuta, al mare capriccioso, alla terra bruta, all’asino — parla sempre Simonide — cocciuto, alla donnola ladra, alla scimmia cattiva, alla... femmina del cinghiale domestico; se fossero proprio persuasi di ciò, invece d’assordare il prossimo con le loro querimonie, cercherebbero — e troverebbero — qualche rimedio eroico contro il mal d’amore. Ma il loro giudizio non è sempre così severo. Lo stesso Simonide noverava dieci specie di donne: io le ho riferito quali sarebbero le prime otto; il greco ginofobo aggiunge che vi sono donne le quali somigliano al cavallo dalla bella criniera e all’ape industre. L’industria e la bellezza sono qualità non disprezzabili; ma le donne non si contentano di questi attributi, e non se la prendono tanto contro gli offensori brutali come Simonide, quanto contro quei freddi osservatori i quali affermano — e provano! — che l’intelligenza e la sensibilità muliebre sono molto inferiori a quelle degli uomini. Lasciamo stare l’intelligenza, intorno alla quale c’è poco da discutere, e parliamo un poco, se non le dispiace, della sensibilità. Nessuno s’è sognato di dire che le donne sono insensibili; s’è detto che la loro sensibilità non è molto lucida o, per adoperare la parola propria, cosciente. Per escire dal dubbio intorno al loro modo di sentire, ci sarebbe un mezzo semplicissimo: potrebbero esse dirci come sentono e che cosa provano. Ma, disgraziatamente, accade che le donne capaci di dircelo sono meno donne, hanno più caratteri virili nell’ingegno e nella stessa persona, e parlano e scrivono press’a poco come gli uomini; le altre, le donne veramente donne, quelle le cui rivelazioni importerebbero, non ci rivelano niente.
Gli scrittori di professione sanno per esperienza che quando le idee o le imagini non sono ben precise, l’espressione riesce difficile, laboriosa, contorta. Precisata l’idea, fissata l’imagine, le parole vengono. Ma vi sono certe imagini e certe idee che non si possono