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LA CONSOLATRICE


   Amica carissima,

Non abbia paura! Il mondo non è ancora presso a finire, come ella teme. Il genere umano non pare disposto a sopprimersi. Se dobbiamo credere alla statistica, anzi, si corre un altro pericolo, tutto opposto: l’evangelico precetto è sempre tanto onorato e obbedito, la popolazione universale cresce con progressione così rapida, che non è da temere che la terra si spopoli, c’è piuttosto il caso che non possa più contenere i troppo prolifici suoi abitatori. I filosofi arcigni hanno un bel dire, i narratori pessimisti hanno un bel fare: vivere e amare non è tanto increscioso come essi sostengono. Io conosco un pessimista il quale rifiuta questa qualificazione come troppo mite. «Voi dite pessimista per significare uno al quale la vita pare pessima?... Io sono orribilista!» Questo orribilista suole anche ripetere che vorrebbe avere mille vite per togliersele una dopo l’altra. Però, siccome ne ha una sola, la tiene da conto.

Se gli uomini hanno scritto intere biblioteche di contumelie contro le donne, non vuol dir niente; anzi