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ottenere ciò che prima gli era stato accordato: un pensiero, una parola, qualche cosa d’immateriale. E la Toscanina vide le lacrime che aveva profetate, e quella vista, invece di placarla, la rese maggiormente spietata; finchè, improvvisamente, chi sa perchè? senza che l’amante abbandonato avesse fatto nulla di più per riprenderla, ella tornò con lui come un tempo.
«Quante volte si rinnovarono queste rotture e queste riconciliazioni? Un brutto giorno tutto finì per sempre: Riccardo dovè tornare al suo paese e la Toscanina non lo rivide più. Le scrisse, nei primi tempi; poi le sue lettere divennero rare e cessarono del tutto. Adesso che non l’aveva più vicino, ella pensava all’amante perduto con un accoramento senza fine. Quel valzer, al suono del quale avevano scambiate le prime parole, la faceva piangere; la miseria della propria esistenza le pareva più grande, più sconfortata. L’acuto dolore passò; ma dopo parecchi anni ella non parlava d’altro che del suo Riccardo, raccontava a tutti noi le opinioni e i gusti di Riccardo, in qual modo Riccardo la chiamava nei suoi momenti buoni, quello che le diceva nei giorni di burrasca. Vedendo che io prestavo attenzione ai suoi discorsi, non mi risparmiò nulla, e la mia buona grazia nell’accogliere quelle confidenze mi valse la sua simpatia. Quando le chiedevo qualche cosa di Riccardo le facevo un piacere straordinario; quel giorno che la condussi in campagna, scrissi sopra un pezzo di muro bianco il nome di lei e quello dell’amico suo: sorrise di contento, esclamando: «Povero Riccardo! Chi sa a quest’ora dov’è... se si ricorda anche lui!...» Altri uomini le avevano voluto bene; ella non ricambiò nessuno come quel giovane. Un Inglese s’era invaghito di lei e l’aveva colmata di regali; la Toscanina diceva di questi: «Serviranno per impegnarli, quando non ci sarà di che mangiare.» Invece un braccialino, un tenue filo d’oro datole da Riccardo, non lasciava mai il suo polso. Del resto, come poteva ella credere al bene degli uomini se, quando il male l’aveva minacciata più gravemente, nessuno di coloro pei quali e