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2 gli amori

mento sono intrasmissibili, non m’è valso riferire il giudizio d’un filosofo come Taine, non m’è giovato citare un poeta come Baudelaire, è stato inutile tentare lunghe e minute e pazienti dimostrazioni: sono stato giudicato!... Tuttavia bisogna credere o che ella speri di convertirmi, o che non sia poi tanto sicura delle sue opinioni e quasi cerchi, con la discussione, affermarle; perchè, dopo aver dichiarato di non voler discutere più, trovo ancora nella sua lettera questi eloquenti passaggi: «E allora, se gli uomini non possono intendersi, perchè mai, di grazia, venite enunziando queste vostre eresie? Se tutto ciò che vi passa per il capo è frutto particolarissimo della vostra costituzione, dell’educazione, dell’ambiente, di non so quante altre diavolerie; se le vostre escogitazioni sono tutte vostre, perchè mai le partecipate al prossimo? Io avevo finora creduto che quando uno esprime una cosa, parlando o scrivendo, oppure gestendo, se non ha rotto lo scilinguagnolo, costui crede che gli altri potranno credere questa cosa, pensarla a loro volta, riesprimerla e comunicarla ad altri successivamente! Ma se voi siete persuaso di non potervi intendere con nessuno al mondo, mi pare che vi converrebbe cominciare, per esser conseguente, con lo starvene zitto!... Secondo voi ogni creatura umana fa razza da sè, parla un linguaggio che nessun’altra creatura umana capisce; il mondo sarebbe come un’immensa torre di Babele. Ma voi sapete benissimo che quella torre non fu potuta finire, che per la confusione delle lingue l’impresa andò all’aria. Invece io vedo che il mondo, bene o male, e se vi piace più male che bene, pure sussiste; e che ogni giorno, ogni minuto, gli uomini s’accordano in una moltitudine di affetti, d’idee, di persuasioni! Voi credete invece di parlar turco in mezzo a un pubblico che del turco non conosce neppure la canzonatoria strofetta:

C’est par là,
Par Allah!
Qu’Abdallah
S’en alla!