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72 | ermanno raeli. |
conseguire la soddisfazione nasce e s’ingigantisce così facilmente, che le cose sulle quali si è fatto più grande e sicuro assegnamento, si vedono messe in forse ad un tratto. Un interesse ancora secreto e quasi incosciente persuadeva Rosalia di Verdara ad assicurarsi della propria seduzione; ma, più aveva bisogno di contar su di essa, più ne dubitava. Qualcuna delle sue amiche che si seguivano nel suo salottino le aveva detto, in un abbraccio affettuoso che era anche un mezzo di esaminar da vicino la qualità del velluto del suo abito nero a tablier e quille di jais, dal corpetto alla Watteau, e il gusto dei gioielli portati da lei: «Tu sei oggi un amore!» ma quegli elogi fatti con una grande espansione non la rassicuravano punto; più valore avrebbero avuto se fossero stati pronunziati a mezza voce, con quello stento che in simili casi è un sintomo di sincerità.
Ermanno Raeli sarebbe venuto da lei? Questa era la domanda che ella si rivolgeva. E perchè la possibilità di quella visita le toglieva un poco