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ermanno raeli. | 447 |
zione suprema, si saturò di seduzione pensata; ma quando l’operazione inversa stava per prodursi, qualcosa di nuovo sopravvenne a produrre un risultato diverso.
Fra quei due, le parti si erano presto completamente invertite: la donna aveva anticipato il compimento dell'aspirazione che, timido, ombroso, indeciso, Ermanno non confessava nettamente neanche a sè stesso. Egli aveva come la sorda coscienza dei pericoli a cui andava incontro, della menomazione che avrebbe subita scendendo delle vette di quella sua solitudine. Ma la seduzione era irresistibile; il bisogno d'affetto, la sete dell'amore si erano in lui subitamente sviluppati e fatti impellenti; e ad un tratto egli si era abbandonato a quella dolcezza nuova, rifacendosi delle sue titubanze e delle sue esitazioni con quell’impeto che era da prevedersi.
Quando si ricordano i pensieri, i sentimenti, i concetti che si avevano un tempo e si paragonano ai nuovi che la diversa realtàconseguita suggerisce, par d’essere un tutt’altro