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del Renan. Già lo avevo visto, ti ricordi, al tempo del Congresso degli Scienziati; egli non è apprezzabilmente mutato. Lo sentissi! Un buon piccolo parroco di villaggio che espone la dottrina ai villici; nessuna oratoria maestà, un’aria bonhomme, delle comuni e spesso familiari espressioni. Una inglese, grassa, bionda, cogli occhiali, certo una authoress, si guardava intorno, scandalizzata, malgrado la sua nordica flemma. Ma che disinvoltura! Sempre la stessa aria di un giocoliere che trasformi una palla in un fazzoletto, il fazzoletto in un soldo, il soldo in una chiave e che all’ultimo faccia tutto sparire. Leggi questo piccolo periodo colto a volo; si tratta della data del Levitico. «Ah! je fais bien mes compliments à ceux qui sont sûrs de ces choses-là! Le mieux est de rien affirmer, ou bien de changer d’avis de temps en temps. Comme ça, on a des chances d’avoir été ou moins une fois dans le vrai!...» Non è tutto l’uomo in questo giudizio?...»

Da quel tempo le lettere seguirono alle let-