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ermanno raeli. | 255 |
l’altro!..» Ebbene, perchè?.. Perchè lo avrebbe ella respinto? Ne aveva il diritto? Ella avrebbe quasi voluto ch’egli la prendesse; sarebbe morta poi... Oh, era il delirio, era la pazzia!..
Il movimento delle carrozze cominciava ora dinnanzi all’albergo, la festa volgeva alla fine, e dei rumori cominciavano a venir dalla via; degli usci che si schiudevano, un canto di carrettiere, quell’araba melopea malinconica che la faceva quasi piangere... «Che notte!... che notte!...» La sua veste bianca era ancora buttata sul divano, il ramoscello di mughetti sfrondato per terra. Ella contemplava tutto con occhio arido e freddo... Era necessario rivederlo: questo pensiero le martellava nella testa, non la lasciava più, le dava la forza di reggersi... Non sperava nulla, non aspettava nulla, non sapeva che cosa sarebbe avvenuto di lei, di lui, ma una spiegazione era indispensabile: non poteva lasciare così!.. L’uomo che l’amava, lei!.. che le aveva detto di vivere della sua vita!... E un brivido la percorse da capo a piedi, mentre i capelli le si drizzavano sulla fronte: «Morto!... per me!...»