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la tentazione di sfidarlo, di provocarlo, come una rappresaglia, come un mezzo di uscire da quella situazione, che si affrettava intanto alla catastrofe...

La presenza in Palermo del duca Gastone di Prècourt e dei suoi amici, se aveva gettato in quello stato la signorina di Charmory e la contessa, se aveva ridestato le apprensioni della signora d’Archenval, aveva messo una animazione nella colonia degli stranieri. Unicamente occupato del mondo femminile, il duca aveva trovato nelle signore un valido appoggio per i suoi disegni di svaghi, e come il carnevale s’inoltrava, e gli stranieri delle Palme e della Trinacria erano stati oggetto di molte cortesie da parte dell'ospitalissima società palermitana, egli aveva messo innanzi l’idea di una festa da offrire ai loro ospiti, a mezza quaresima. L’idea era stata subito accolta, e i preparativi erano incominciati alle Palme, dove i locali si adattavano meglio.

Ermanno Raeli, che aveva incontrato una o due volte il duca e si era interessato a lui