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ermanno raeli. 211

Nuove persone erano discese nella serra, in attesa dell’ora del pranzo; col rapido corso delle nuvole la luce si velava e tornava a splendere istantaneamente; le conversazioni tutt’intorno s’intrecciavano; ogni tanto si udivano dei piccoli colpi di tosse a stento repressi, e nulla era più strano di quella spiegazione decisiva, in cui i due giovani trattavano del loro avvenire, tra l’indifferenza dei propositi che si tenevano a distanza di pochi passi. Entrambi però, in presenza di quegli spettatori, si contenevano; trovavano in quel pubblico una specie di soccorso contro i pericoli dei quali l'argomento della loro conversazione era pieno... Alle ultime parole di Ermanno, la signorina di Charmory aveva chiuso un poco gli occhi; si leggeva nell'imbarazzo con cui cercava di darsi un’attitudine, nell’amarezza espressa dall’increspamento di un angolo del labbro, la lotta interiore che si combatteva in lei. Ella sentiva il cuore palpitarle in petto così forte come se fosse sul punto d’infrangersi. In quel suo lento naufragio, mentre le sue braccia