fessione fatta all’amica, nessuno
le chiedeva nulla. Sotto l’impero di diverse lusinghe, tutti e tre
cospiravano reciprocamente a prolungare uno stato d’incertezza, quasi a
cancellare il ricordo di ciò che sapevano. Una specie di nuova fiducia
cominciava a rinascere in loro, intanto che riprendevano l’intimità
serena, la vita di prima, come se nulla fosse sopravvenuto a cambiare
le loro relazioni. In quella incoscienza, per una parte voluta, per
un’altra naturale — poichè una legge benefica fa perdere in durata alle
scosse dello spirito ciò che esse guadagnano in intensità — l’amore
della signorina di Charmory per Ermanno si faceva più profondo ed
esclusivo. Era come se un raggio di luce brillasse nel grigio del suo
cielo, come se qualche cosa le si schiudesse nell’anima che la
trasformava; quasi in un ritorno alla salute dopo i travagli del male,
ella assaporava mille sensazioni nuove, una dolcezza di vivere — la
prima, la sola... Dei brividi la scuotevano, quando ella si sorprendeva
abbandonata a quella nuova persuasione;