esitar molto sulla
natura di quel secreto, specialmente in presenza di tutti gli altri
piccoli dati che la signora di Verdara era venuta mano mano
accertando... La lettera di Massimiliana confermava e spiegava ora
tutto più chiaramente; però, se il suo primo movimento di Rosalia era
stato di compassione verso la giovanetta, ella cercava inutilmente di
nascondersi che una specie di egoistica soddisfazione lo aveva seguito
per quell’ostacolo sorto contro la felicità della rivale. Aveva avuto
un bel persuadersi di non poter nulla sperare per sè, aveva potuto ben
consentire di fare un passo che si risolveva nella mortificazione del
suo proprio amore... ma una compiacenza di cui ella sentiva la
malvagità, poichè tentava di negarla, sorgeva in lei dinnanzi alla
rivelazione di Massimiliana. Prima che la sua coscienza le
rimproverasse quel movimento, l’idea del dolore che Ermanno avrebbe
provato lo aveva distrutto. Se il suo interesse le dimostrava che il
riferire al giovane il contenuto di quella lettera era uno stretto
dovere, se le ragioni