circostanze. Una forza di tal genere era quella che la signorina di Charmory aveva spiegata durante il prepararsi del dramma, e che era diventata sforzo doloroso durante il suo colloquio con la contessa. Prevista, affrettata, angosciosamente temuta, scoccava per lei l’ora immancabile in cui la sinistra fatalità della sua vita doveva essere rivelata, da lei stessa, a costo di tutta sè stessa!.. Come lungamente il suo silenzio l’aveva oppressa! ma come studiatamente aveva cercato di prolungarlo — e come il dovere di parlare le si era imposto ogni giorno, a tutti gl’istanti!.. Da quali terrori era stata invasa, ogni volta che aveva creduto di scorgere in quanti la circondavano un’attitudine di sospettosa attenzione! e che violenze aveva dovuto farsi per non gridare il suo secreto all’amica, poichè aveva già cominciato a tradirsi!.. Non aveva ella, infatti, confessato l’amor suo per Ermanno? Sì, ella aveva osato questo... e non aveva avuto il coraggio di compiere la confessione, di soggiungere che ella era indegna di quell'amore, che mai ella