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mano nella mano calda e fremente di Ermanno. Ad un tratto, l’aveva svincolata, alzandosi. «Sì... vedrò... alla prima occasione...»

Egli non si era accorto del suo pallore mortale, del tremito delle sue labbra; non si era neanche accorto che lo congedava. Mentre la contessa cercava istintivamente un appoggio con una mano, egli le stringeva ancora l’altra, dicendo confuse parole di fervida gratitudine e di trepida speranza.