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150 | ermanno raeli. |
di Verdara, guardandosi una mano e riprendendo a far girare l’anellino. «Come fossero poche le sue sofferenze, bisognava che suo marito le desse sempre nuovi motivi di dolore...» Ermanno, il cui interesse era tutto concentrato sugli stranieri dell’Hôtel des Palmes, chiese allora con una certa vivacità: «In che modo?..»
Troppo preoccupata per trovare da sè un artifizio da indurre il giovane a rivelare i proprii sentimenti, la contessa Rosalia si era ricordata a tempo della conversazione avuta col marito. Non era stato all’annunzio della probabile partenza del visconte, che Giulio le aveva fatto nascere i primi dubbii, nella previsione del dolore che la lontananza di Massimiliana avrebbe prodotto in Ermanno? Questa dunque era la riprova migliore e più semplice: all’annunzio di quella partenza Ermanno non avrebbe saputo più padroneggiarsi... Ma, a misura che il momento di mettere in atto il suo disegno si avvicinava, ella sentiva rinascere più forte il proprio imbarazzo. Era la repugnanza di