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documenti umani 31

A Napoli non ne mancano, delle donne della sua risma!

Bisogna dire che Andrea Ludovisi non conoscesse ancora la forza d’animo di cui disponeva, o che piuttosto l’amore lo avesse trasformato, se egli fu capace, lì per lì, di non aggrottare neanche le ciglia a quella sferzata. Ma il sangue gli bolliva nel cuore, le sue mani avevano contratto un tremito irrefrenabile, la sua mente si era smarrita, nè egli rientrò in uno stato di calma relativa se non prima, con un pretesto abilmente colto, ebbe il destro di provocare l’insultatore.

Recatosi dal duca di Majoli perchè lo assistesse, ne aveva avuto un rifiuto, amichevole, ma reciso.

— Io conosco il motivo per cui ti batti — gli aveva detto il duca. — Bada; tu sei sopra una falsa strada. Vuoi difendere qualcuna, che tu riuscirai invece a compromettere orribilmente....

Era troppo tardi. Il duello ebbe luogo egualmente; il cavaliere di Sammartino, tiratore di primo ordine, fu ferito leggerissimamente alla mano.

Il giorno dopo, malgrado tutte le precauzioni di Andrea Ludovisi, la vera causa del dissidio fu propalata per ogni dove. Col cuore sangui-