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e Ella è morta.
Silenzio!... Ascoltate.
Nel mare della Serenità fila la nave con moto eguale; la pace è nel cielo, la calma è nel mare. Perduto ogni vestigio di terra. Il biancore plenilunare inonda di spazii, inargenta le acque dormenti. Fila la nave con moto di culla e la sua corsa è lunga e senza mèta come le vaghe aspirazioni umane. Al suo passaggio, grandi pieghe si formano sulle superficie delle acque, e pare che le acque fuggano guizzando. Ma se si leva all'alto lo sguardo, tutto rientra nella silente immobilità, e solo l'insensibile moto della nave culla e addormenta....
Notte. Tutto tace.
Il silenzio è pieno di rumori, di zufolii, di strepiti, di squilli, di tintinnii. Talvolta si odono anche delle voci....
Chi mi chiama?
In mezzo ai corridoi, i lontani fanali proiettano delle ombre smisurate, grottesche, spaventevoli. I quadri polverosi mostrano confusamente le loro figure dagli sguardi immobili, insostenibili. Il vento che passa per le fessure delle imposte, che s'ingolfa pei corridoi, ha dei suoni gravi e lunghi come quelli dell'organo.