Pagina:De Roberto - Documenti Umani.djvu/250

tta una piccola città. Vi sono corridoi lunghi come strade, delle corti vaste come piazze, due giardini, un museo, una biblioteca.


                                               12 novembre.

Se l'idea mi costa, l'azione mi ripugna. Nulla di quanto mi circonda può riuscire ad interessarmi. Il vero reale è ciò che si passa nel mio spirito: la finzione, l'illusione, è il mondo esteriore. Nulla esiste, fuor che l'idea....


                                               15 novembre.

Nella mia cella, vi è un ritratto dell'abate del Piano. È rappresentato con la sinistra sorreggente un libro sopra un tavolo; in fondo l'organo e una imagine della Vergine che nasconde a mezzo una corona d'alloro. La testa è piccola, molto modellata; occhi grandi, naso profilato; rughe profonde solcano la fronte e le guancie. L'iscrizione dice:

Sac. DONATUS DE PLANO ortus Nivani in Diocesi Aversana — a parentibus Thoma, et Vrsula Chiarello — claruit morum innocentia, et virtutibus omnimodis, auctor musicorum organorum Monrii Cassinensium S. Nicolai de Arenis Catinae, ubi diu commoratus obdormivit in Dno pridie idus Junias An. 1785 aetatis vero suae 80 præter menses X et dies VI atque in eo jacet.