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. Avevo sfogliato dei giornali, scambiata qualche parola con alcune conoscenze, ed ero passato nella sala dei bigliardi. Stavo per sedermi, attirato dall'interesse di una partita impegnata fra due delle più forti stecche, quando scorsi, appoggiato allo stipite di una porta, quasi nascosto dalla tendina, il conte di Bauern; sapete, il figlio del ministro di Sassonia?.... In altre circostanze, quell'incontro non mi avrebbe fatto nè caldo nè freddo; ma il conte era stato di fresco colpito da una grande sciagura: la morte della sua giovane moglie adorata e pianta amarissimamente. Il triste avvenimento, che aveva commosso tutti coloro dai quali la contessa era stata conosciuta, non era molto recente, datava forse da quattro o cinque mesi; nondimeno, era quella la prima volta che lo sconsolato marito riappariva in pubblico. Questo fatto stesso vi potrà dare un'idea dell'intensità di un dolore le cui traccie, appena io ebbi scorto il conte, potei leggere sulla sua figura disfatta, nella magrezza e nel pallore del viso che l'abito nero contribuiva a mettere in ispicco, nello smarrimento degli sguardi nuotanti come in un vapore di lacrime. Il lutto che aveva nelle vesti, era anche nell'anima — di quanti vedovi credete voi che si possa dire altrettanto? Egli è che la contessa di Bauern, la gentile