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accanto mia figlia... Io piangerei dinanzi ad essa, ma non sarei costretta ad arrossire; lo giuro a Dio, sulla mia salute eterna.... Padre.... Padre, mi ascoltate voi?
La voce rispose, dolce e lieve:
— Ti ascolto, figlia mia, come ti ascolta tua madre di lassù....
Allora, ella ruppe pianamente in pianto. Gli occhi aridi, le guancie ardenti, erano tutti irrorati dalle lacrime, l'eccitazione dello spirito trambasciato si risolveva in quella crisi benefica.
— Madre mia!... Madre mia!... Che buona parola!... Come fa bene poter
piangere!... Sarò dunque perdonata?...
— Sempre che ne avrai la speranza....
— Il pianto non è dunque una debolezza, se io mi sento ora più forte
di prima, più disposta ad uscir vincitrice dalla lotta?... Che bene mi avete fatto, padre mio!...
— Bisogna guardarsi dall'eccesso della fiducia dopo l'eccesso dello
sconforto. A sostenerti, riprendi tua figlia presso di te; il posto delle figlio è accanto alle madri. Pensa che essa penserà a te, come tu oggi pensi a tua madre; pensa che l'amore, l'odio, l'ambizione, l'invidia, tutte le più forti passioni finiscono prima di noi, e che, quando tutto è finito, una cosa resta: la soddisfazione del dovere