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tore sorridendo. E accesa una sigaretta, sedette incrociando una gamba sull'altra e guardando curiosamente l'Albani.

— Il soggetto, a tuo vedere, dovrebbe essere pieno di filosofia; il fiore nel deserto, l'antitesi eterna della natura che sorride mentre tende le sue insidie, o che insidia mentre sfoggia i suoi sorrisi — a piacere. Sta bene. Solamente, per maggiore intelligenza, ti consiglierei di imitare quel pittore polacco che, esponendo un quadro rappresentante L'ultima composizione di Mozart, faceva eseguire, da suonatori nascosti dietro la tela, la Marcia funebre del maestro. Se vuoi, potrei declamare io stesso i versi del Leopardi.

E, passando dall'altro lato del cavalletto, il maestro Albani cominciò:

— Qui mira e qui ti specchia,
Secol superbo e sciocco,
Che il calle insino allora
Dal risorto pensier segnato innanti
Abbandonasti....

Non potè continuare. Anastasio Natali rideva a crepapelle, con le mani ai fianchi, rovesciando indietro la sua forte testa dagli arruffati capelli castagni.

— Ah! ah! ah!... bellissimo!... ah!