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“.... Che cosa direi ai signori giurati?
“Io direi loro così:
“Prima di condannare un uomo bisogna ascoltarlo. Io so quel che ho fatto e non cerco di sottrarmi alle conseguenze che pesano su di me. Soltanto, giacchè il mio nome è uscito dalla oscurità in cui sempre si mantenne, giacchè esso è stato dato in pascolo alla malsana curiosità della folla, io ho il dovere, più che il diritto, di narrare tutta la storia di cui si conosce il solo scioglimento, di enumerare tutti i moventi che lo determinarono, di illuminare la coscienza pubblica fuorviata da versioni partigiane od incomplete, perchè la verità, la sola verità trionfi.
“Io non mi scuso, non mi giustifico. Io non faccio parlare per me un uomo di legge. Spesso, l’uomo della legge è chiamato per impedire che