Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/211

Romanzi di guerra.


I.

IL SENSO DELLA MORTE.

"Per me, ciò che si dice, ciò che si scrive, non ha interesse. Non capisco come in Francia, oggi, si possa pensare ad altro fuorchè a battersi ed a curare feriti", osserva Caterina Ortègue nel nuovo romanzo di Paolo Bourget, significando con queste parole un sentimento non già particolare all’anima francese, bensì comune a tutte le genti coinvolte nella guerra mondiale. Ma se veramente i nostri non sono tempi propizii agli esercizii letterari, e se i letterati scioperano infatti dacchè operano i soldati, tanto più notevole è che l’autore di Crudele enimma e di Menzogne, del Discepolo e di Andrea Cornelis, abbia composto in questi giorni tremendi un’opera di fantasia.

Il lettore che vi si accostasse con l’idea di stornare le visioni cruente andrebbe incontro a un disinganno. Già il titolo dovrebbe avvisar