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L’Imperatore liberale:

FEDERICO III.

Se è vero che "i vituperi di nemico a nemico onta non fanno", le lodi di nemico a nemico fanno senza dubbio tanto onore a chi meritamente le ottiene quanto a chi doverosamente le tributa. Che in piena guerra contro la Germania ancora accampata in terra francese, un Francese, un membro dell’Istituto, Henri Welschinger, pubblichi una grossa biografia apologetica di uno dei principali autori delle vittorie del 1870, di un Hohenzollern, del padre di Guglielmo II, è cosa degna d’esser notata, particolarmente in Italia, dove le virtù di quell’infelice sovrano furono conosciute più da vicino e poterono quindi esser meglio apprezzate.


I.

Certo, da Principe ereditario e da Imperatore, Federico Guglielmo ebbe piena coscienza del dovere di lavorare alla grandezza del