Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/144

per le principali. Secondo il Lenient si dovrebbe dire invece: le forze impotenti sono forze inutili. Sui confini della Spagna, del resto, nessuno minacciava: che stavano dunque a farci gli 8000 soldati del Decaen e del Clauzel?

La spiegazione proposta dall’autore è tutta psicologica: l’uomo che aveva riconquistata la Francia con gli ottocento soldati dell’isola d’Elba, che disprezzava i nemici, che giudicava Wellington "generale di terz’ordine", Blücher nient’altro che "un bravo ussaro" e le loro truppe altrettanta "canaglia", quest’uomo non credeva di dover fare uno sforzo eccessivo e stimava che 124000 soldati in mano sua valessero il doppio....

Ora, in qual modo li adoperò?


III.

La manovra di Charleroi è ancora levata al cielo come la più sapiente rottura strategica, e l’attacco come una sorpresa fulminea. Il Lenient dimostra che non vi fu sorpresa di sorta, che Blücher e Wellington, sei settimane innanzi, si erano pienamente accordati prevedendo precisamente ciò che Napoleone poteva fare, e che poi fece. L’idea di sorprenderli, di sgominarli prima di dar battaglia, fu una presunzione sugg