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966 Ceroplastica


di cui eseguì molte volte il ritratto, come tutta la corte di questo re passò per le sue mani. Ebbe, vivente, fama, onori e d elogi di prosatori e poeti. L'abate De Merolles di lui disse, nel suo «Livre des peintres et graveurs»

C’est Antoine Benoist, de Joigny, de Bourgoigne,
Qui fait tonte la Cour si bien au naturel,
Avecque de la ciré où se joint le pastel,
Que de la vèrite l'ame seule s’éloigne.

Nobile di razza, suo padre derogò da’ suoi titoli, avendo abbracciata la professione di scultore in legno: ma Antoine ebbe riconfermato il titolo dal re.

Giacomo II re d’Inghilterra a cui era giunta notizia dei meriti e della fama di Benois, lo chiamò presso di sé, e durante quella dimora, esegui i ritratti di tutta quella corte.

Uno de’ suoi capolavori che si conserva al Museo di Versailles, parla luminosamente del suo valore. Ė un medaglione in cera colorata rappresentante al naturale, di profilo Luuigi XIV in età di 60 anni circa. Nulla potrebbe meglio dare l’illusione straordinaria che produce quest’immagine quasi vivente del gran re. Sono assai visibili le impronte del vaiolo, particolare che non esiste su nessun ritratto di lui dipinto, o scolpito: e chi compie studi su Luigi XIV deve consultare questo ritratto prima di qualsiasi altro. Proviene dal Gabinetto del Conte di Maurepas, e ricorda gli antichi modelli in cera Romani.

Dal 1660 al 1704, Benoist ha eseguito sette medaglioni di Luigi XIV, che posava con molta pazienza. Nel 1668 ottenne un privilegio per poter esporre e far vedere in Parigi e provincia una serie di ritratti di «principi e principesse, duchi e duchesse, ecc.» che componevano la corte della defunta Regina.

BLOCK Giovanna Koerten, olandese (n. in Amsterdam nel 1650, m. ivi nel 1715), modellava in cera superbamente, incideva a diamante sopra il cristallo con meravigliosa delicatezza; copiava quadri a trapunto di seta con disposizione di colori veramente artistica; frastagliava colle forbici sulla carta paesi, marine e ritratti, e con una tale finezza come se fossero intagliati a bulino.

BOTTI o BOTTO Marco Antonio, Genovese, m. nel 1648, in età di 76 anni, appreso il disegno presso Gio. Bernardino Ansalone, Napoletano, studiò due anni in Francia l’arte di plasmare ritratti in cera colorati al naturale, e lasciò capolavori pregievolissimi. Due suoi bellissimi ritratti si vedono tuttora nel Conservatorio delle Figlie di S. Giuseppe, in Genova.

BOURDIN Michel, nativo di Orléans, fioriva a Parigi nel 1609, anno in cui nacque suo figlio Michel II Bourdin. Furono ambedue scultori e ceroplastici.